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Attenzione ai conti correnti bancariSecondo gli ultimi dati ISTAT sono oltre 10 milioni gli italiani che vivono una condizione di “povertà relativa”. Queste persone, circa l’80% dei casi, dichiarano di non possedere alcun patrimonio mobiliare, ma a quanto pare anche loro riescono a limitare le spese e depositare su conti correnti bancari e/o postali i propri risparmi per poter fronteggiare situazioni di difficoltà improvvisa.Ecco perché il nuovo ISEE punta ad un rafforzamento del sistema dei controlli svolti da Agenzia delle Entrate, INPS, da enti erogatori e dalla Guardia di finanza.In particolare l’Agenzia delle Entrateì punta l’attenzione sull’esistenza di rapporti finanziari (depositi ed investimenti): laddove dovesse risultare un’incongruenza tra i dati dichiarati in DSU e quelli reali, verranno applicate sanzioni pecuniarie, ma anche penali nel caso in cui le dichiarazioni siano considerate mendaci.Cosa dichiarare in DSUPer la determinazione del patrimonio mobiliare rileva il saldo attivo del conto corrente al 31 dicembre dell'anno immediatamente precedente a quello di presentazione della DSU (es. sottoscrizione della DSU nel 2015, saldo attivo al 31/12/2014). Il suddetto valore deve essere considerato al lordo di interessi maturati.Al fine di ottenere una migliore rappresentazione la situazione di ricchezza di una persona e del suo nucleo familiare, si è ritenuto però opportuno introdurre, in alternativa al saldo attivo, anche il concetto di giacenza media, ovvero la somma media depositata sul conto nel corso dell’anno. Per il calcolo sono necessari gli estratti conto in cui sono riportati i dati relativi alle giacenze giornaliere (o numeri creditori totali) da sommare e poi dividere per 365 anche se il conto è stato aperto da meno di un anno.Nel caso in cui, il conto corrente fosse cointestato, la quota di saldo e giacenza media è pari al 50% se sono due i titolari del conto, se sono 3 la quota da indicare è pari al 33,3%, e così via.Esempio di calcolo della giacenza mediaEffettuare il calcolo delle giacenze giornaliere per ogni giorno dell’anno, se la giacenza ad es. è di € 1.000 per 45 gg dell’anno la consistenza relativa all’anno sarà:€ 1.000,00 x 45 gg = € 45.000,00€ 8.00,00 x 220 gg = € 176.000,00€ 430,00 x 100 gg = € 43.000,00Una volta ottenuti tutti gli importi, occorre sommarli per ottenere la giacenza totale:45.000,00 + 176.000,00 + 43.000,00 = 264.000,00La giacenza totale va divisa per 365 gg264.000,00 / 365 = 723,29I decimali verranno arrotondati per difetto se < 0,50 per eccesso se > 0,50La giacenza media sul conto corrente è pari a € 723,00 (dato da inserire nella DSU)aldo di conto corrente o giacenza mediaIn DSU dovrà essere indicato il maggior valore tra saldo attivo del conto alla data del 31/12 e giacenza media, calcolata secondo le modalità sopra esposte.A tale regola generale però, è prevista una deroga:ATTENZIONENell’ipotesi in cui il saldo del conto corrente al 31/12 fosse minore rispetto al valore della giacenza media, è possibile indicare tale minor valore solo e soltanto al verificarsi di entrambi le seguenti condizioni:a. nel corso dell’anno in esame, una parte delle somme presenti sul conto corrente sono state impegnate in investimenti (es. per acquistare un immobile, titoli, obbligazioni, ecc.);b. l’ammontare delle somme impegnate, di cui al punto precedente, è maggiore della differenza tra il valore della giacenza media e il saldo al 31/12.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
[...] I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.
La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.
[...] La Repubblica promuove un sistema integrato di strumenti e servizi per favorire la più ampia partecipazione agli studi universitari sul territorio nazionale.